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Formazione alla sicurezza in Azienda: strumenti a supporto della formazione efficace

Formazione alla sicurezza in Azienda: strumenti a supporto della formazione efficace

22.11.2012
Formazione alla sicurezza in Azienda: strumenti a supporto della formazione efficace

Segnaliamo un paio di pubblicazioni per le Aziende, dedicate alla promozione della formazione efficace in materia di sicurezza e salute dei lavoratori sul luogo di lavoro.

La prima pubblicazione che segnaliamo è a cura del SUVA, dal titolo “Consigli per motivare al comportamento sicuro sul lavoro“, e rappresenta un valido strumento per l’erogazione della formazione alla sicurezza in Azienda con particolare riferimento alla gestione di tutte le problematiche psicologiche e comportamentali negli operatori, che possono allontanarli dalla messa in atto di comportamenti sicuri.

Nella pubblicazione si fa’ infatti riferimento agli ostacoli psicologici e comportamentali verso i quali la formazione deve costituirsi come valido strumento di indirizzo e di motivazione.

L’opuscolo, strutturato secondo queste aree:
– Ostacoli al comportamento sicuro;
– Promuovere i comportamenti sicuri;
– Limiti imposti alla motivazione.

è tanto veloce da leggere quanto utile per avviare alcune riflessioni circa la percezione dei rischi da parte dei lavoratori e circa la loro motivazione al lavoro sicuro.

La seconda pubblicazione, dal titolo “La formazione sulla sicurezza e salute sul lavoro” è stata invece realizzata dal Servizio PreS.A.L. della Asl di Frosinone e mira a supportare le figure deputate alla formazione per la sicurezza aziendale nell’ambito dell’attivazione di “processi di informazione e formazione tendenti ad aumentare i livelli di consapevolezza dei lavoratori sulla problematica della sicurezza sul lavoro”.

Alla base della pubblicazione c’è la logica per cui il rischio non deve essere visto in maniera fatalistica come “qualcosa al di fuori della propria capacità di controllo e di dominio”, obiettivo ottenibile anche con il supporto di percorsi formativi validi e completi, organizzati su almeno 4 fasi:
– ricognizione dei bisogni formativi;
– progettazione dell’intervento;
– realizzazione delle attività;
– valutazione (verifica) dell’esito del processo di formazione.

Il documento riporta le basi per l’erogazione di un buon intervento formativo, quali:
– dimensioni del gruppo (massimo 30 partecipanti);
– lunghezza e frequenza (commisurata ai reali bisogni formativi dei partecipanti);
– metodi didattici alternativi e coinvolgenti, con metodimetodi basati anche su role playing e sullo studio dei casi con esperienze pratiche;
– trasferimento degli apprendimenti anche mediante la comparazione di pratiche sicure e insicure;
– un buon livello di qualificazione dei formatori.

Buona lettura!

Il Settore Formazione del Comitato Tecnico Professionale GPL – Milano