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Gestire la sicurezza negli stabilimenti industriali: una pubblicazione del DIPIA (ex ISPESL)

Gestire la sicurezza negli stabilimenti industriali: una pubblicazione del DIPIA (ex ISPESL)

03.02.2012
Gestire la sicurezza negli stabilimenti industriali: una pubblicazione del DIPIA (ex ISPESL)

Segnaliamo le pubblicazione “Gestire la sicurezza negli stabilimenti industriali”, a cura del DIPIA dell’INAIL (Dipartimento Installazioni di Produzione e Insediamenti Antropici, ex Ispesl) nella persona dell’ingegner Paolo Pittiglio coadiuvato dal dott. Paolo Bragatto, ricercatore nel settore.

Scopo della pubblicazione è studiare la gestione sicura negli stabilimenti industriali (con riferimento anche a quelli a RIS – Rischio di Incidente Rilevante, ricadenti nel campo di attività delle Direttive Seveso), i quali possono avere significate ripercussioni sull’ambiente e sulla salute umana.

Scorrendo l’indice del documento saltano subito alla luce argomenti di interesse: dopo un Capitolo introduttivo sulle linee guida utilizzabili per la realizzazione di Sistemi di Gestione (SG) aziendali, si passa ad un Capitolo di Paolo Bragatto in cui vengono evidenziati i principali errori a cui si può andare incontro nella fase di attuazione dei medesimi SG in azienda: l’esperienza operativa legata alla gestione di questi sistemi gestionali in Aziena qui evidenzia dei punti di carenza che rischiamo di essere molto diffusi, e che limitano l’efficacia gestionale di tali sistemi.

Il successivo Capitolo “Valutare i rischi lungo tutto il ciclo di vita dello stabilimento” vengono presentate diverse metodologie per la valutazione dei rischi, ed in particolare il metodo HAZOP ed il Metodo a Indici, con la presentazione di un software gratuito sviluppato dall’Inail (ex Ispesl) come strumento per fornire supporto nella fase di valutazione. Si tratta del software Iris, di cui già abbiamo parlato in quesa sede, realizzato nella sua forma generale e nell’adattamento alle Aziende del settore dei GPL.

il software Iris, in particolare, viene qui definito come uno “strumento di supporto per il gestore di stabilimenti industriali, finalizzato all’identificazione e alla valutazione dei rischi negli impianti di processo, attraverso il Metodo a Indici e l’analisi HAZOP”.

Ma quali sono le peculiarità di questi metodi?

Il Metodo a indici è un metodo sviluppato dall’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e che in Italia è “richiesto per gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante secondo la direttiva Seveso (D. Lgs. n. 334/99)”: se pure non richiede “notevoli informazioni di dettaglio sul funzionamento dell’impianto” (..) “si presta molto bene anche a indirizzare le decisioni in materia di scelte impiantistiche”.

Il Metodo HAZOP (Hazard and Operability Analysis), invece, è uno dei “metodi più adottati per identificare i rischi in un impianto”, consentendo di “rivedere in modo sistematico il processo e le operazioni al fine di identificare le potenziali deviazioni rispetto all’intento progettuale, esaminando le loro possibili cause e valutando le conseguenze”.

Nei Capitoli successivi si parla efficacemente di diversi aspetti collegati alla sicurezza dei lavoratori, che passa per le verifiche periodiche alle macchine, ai DPI aziendali per arrivare nel Capitolo 6 (a pag. 75) ad illustrare l’interessante tematica di “Analizzare incidenti, quasi incidenti e anomalie“: in questa Capitolo si presenta specificatamente il software NoCE come un esempio di soluzione software pratica (e gratuita) che implementa una metodologia per analizzare e gestire i quasi-incidenti e le non conformità che si verificano in azienda, integrandosi con i software IRIS online o IRIS_GPL di cui abbiamo già parlato a questa pagina.

Particolarmente interessante per le Aziende del settore dei GPL il Capitolo 7 (“Strumenti di settore per la valutazione del rischio: il caso del GPL“, redatto da Paolo Pittiglio e Silvia Ansaldi) in cui l’analisi del software IRIS_GPL si approfondisce alla realtà del deposito di GPL, fornendo un significativo quadro tecnico e normativo dentro il quale contestulizzare il deposito.

Clcca qui per il download della pubblicazione.

Il Settore Formazione del Comitato Tecnico Professionale GPL – Milano