Skip to content Skip to footer

Prevenzione degli inneschi elettrostatici

Prevenzione degli inneschi elettrostatici

13.03.2020
Prevenzione degli inneschi elettrostatici

In tutte le attività industriali dove sono presenti aree classificate a rischio di esplosione ai sensi della Direttiva Atex, quindi attività con presenza di vapori o polveri infiammabili aerodisperse, è importante e strategico la prevenzione degli inneschi derivanti da scariche elettrostatiche.

Le scariche statiche si manifestano in presenza di una adeguata differenza di potenziale elettrostatico tra due corpi/superifici che vengono reciprocamente in contatto, come fenomeno naturale di riequilibrio del diverso potenziale tra i due corpi.

Tali scariche possono innescare fiamme, con particolare facilità qualora appunto siano dispersi in aria polveri o gas infiammabili (o anche semplicemente polveri organiche come segatura, farina, cacao,…etc.) in concentrazioni interne al loro specifico campo di infiammabilità, non adeguatamente rimosse dai sistemi di aspirazione presenti nei luoghi di lavorazione.

Come praticamente tutte le attività preventive, le azioni da prevedere sono di tipo:

* tecnico-impiantistico,

* organizzativo-comportamentale.

Dal punto di vista tecnico esiste un iter cogente a livello normativo (già inserito nello storico e oggi superato D.lgs. 626/94) di valutazione delle aree Atex e loro classificazione (in funzione delle ore/anno di presenza di potenziale atmosfera esplosiva), con successiva installazione e gestione di apparecchiature con un livello di sicurezza idoneo al loro esercizio in queste particolari aree con presenza di atmosfera esplosiva.

Dal punto di vista organizzativo è invece necessario che il Datore di Lavoro individui le soluzioni più idonee per prevenire inneschi statici rispetto a condizioni di potenziale presenza non eliminabile di atmosfere esplosive, a causa delle attività lavorative, azioni che in questo campo si riducono sostanzialmente a:

corretto comportamento (divieti di fumo, uso fiamme libere, uso telefoni cellulari,…etc.),

corretto equipaggiamento (utilizzo di DPI antistatici e di attrezzi da lavoro antiscintilla).

Con particolare riferimento ai DPI antistatici, in particolare, si tratta di una serie di indumenti costituiti da tessuti a bassa caricazione statica (per sfregamento) e soprattutto conduttori a livello elettrico, che possono qundi condurre e scaricare a terra (tramite le scarpe antistatiche) ogni accumulo di carica che si viene eventualmente a creare sul corpo dell’operatore proprio in ragione di movimenti e sfregamenti.

Gli attrezzi antiscintilla sono invece gli attrezzi in leghe metalliche particolari (ottone, bronzo-berillio,…etc.) che hanno la caratteristica di poter trasmettere una limitata quantità di carica elettrica: sono quindi necessari in tutti quei casi in cui serva operare a contatto tra diversi elementi metallici in presenza di atmosfera esplosiva, per evitare di conduzione elettrica ad elevato potenziale, che può costituirsi come fonte di innesco per polveri/gas infiammabili aerodispersi.

Concludendo: qualora vengano individuate aree/attività con potenziale presenza di atmosfera esplosiva e venga conseguentemente procedurizzato l’utilizzo di DPI antistatici ed attrezzi antiscintilla, questi devono essere effettivamente utilizzati in maniera costante e continuativa da coloro che operano in questi contesti. La vigilanza del Datore di Lavoro dovrà essere operata attivamente (anche) in tutti questi contesti lavorativi, al fine di assicurarsi che tutti i lavoratori non siano essi stessi fonti di innesco.

Settore Formazione Comitato Tecnico GPL