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Primo Rapporto CIIP sugli infortuni e le malattie professionali in Italia (basato sugli Open Data di INAIL)

Primo Rapporto CIIP sugli infortuni e le malattie professionali in Italia (basato sugli Open Data di INAIL)

13.03.2020
Primo Rapporto CIIP sugli infortuni e le malattie professionali in Italia (basato sugli Open Data di INAIL)

E’ stato rilasciato qualche tempo orsono il “Primo rapporto CIIP sugli infortuni e le malattie professionali in Italia. Analisi degli Open Data Inail anni 2010-2018”, scaricabile a pedice di questo articolo.

Il rapporto è stato elaborato dalla Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione (CIIP) insieme ad una serie di professionalità note nel campo della sicurezza e salute sul lavoro in Italia.

Il rapporto si basa sui dati circa infortuni e malattie professionali presenti nell’archivio di dati analitici digitali Open Data Inail, resi pubblici a partire dal 2015 ma anche su una serie di altre banche dati, quali:

Open Data Inail – https://dati.inail.it

Banca Dati Statistica Inail – https://bancadaticsa.inail.it

Dati Istat – www.dati.istat.it

Flussi Informativi Inail-Regioni e P.A. – Accesso riservato

Esiste anche un interessante tool gratuito che permette di accedere facilmente e rapidamente alla consultazione dei dati puntali di infortuni e di malattie professionali denunciate e riconosciute in Italia nel corso degli ultimi anni, accessibile al link:

www.forslab.it/OpenDataInail.htm

E consultando questa risorsa online, che permette un accesso personalizzabile ai dati, si verifica il seguente andamento degli infortuni sul lavoro in Italia, nel periodo 2016-2018:

così ripartiti rispetto al contesto di accadimento:

Analizzando invece le malattie professionali tramite queste bache dati digitali e libere (grafico estratto dal Rapporto CIIP) si verifica il seguente andamento nazionale:

Un piccolo approdondimento sulle malattie professionali dato che, consultanto il Report CIIP, ci sono una serie di situazioni che ci hanno incuriosito.

Secondo il Report, infatti, oltre l’80% delle malattie professionali denunciate riguarda malattie cosiddette “a breve latenza“, quali soprattutto patologie muscoloscheletriche e sindromi del tunnel carpale, malattie cutanee, allergie, ipoacusie, ecc: le malattie invece “a lunga latenza” e i tumori appaiono essere la parte meno consistente delle denuncie effettuate.

Dal rapporto si evidenzia che la possibilità di riconoscimento della malattia professionale al richiedente è singolarmente molto influenzata dagli uffici territoriali Inail che se ne prendono carico tanto che, secondo il report, per le malattie professionali di natura muscolo-sceletrica la situazione “è ancora più paradossale: la classifica delle Regioni con il maggior numero di denunce e riconoscimenti vede ai primi posti l’Abruzzo, la Sardegna, le Marche, mentre le regioni più industrializzate compaiono in ‘bassa classifica’”.

La decisione di concedere quindi una malattia professionale (e relativa rendita) dipendono quindi da una serie di fattori che influenzano le decisioni medico-legali della sede locale Inail: al di là delle diverse sensibilità locali presso le stesse sedi Inail, esistono infatti una serie di altri fattori che concorrono a influenzare tali scelte medico-legali Inail quali, per esempio, le capacità di Asl e Patronati di ricostruire nessi causali malattia-lavoro ma anche dalla giurisprudenza storica in materia realizzata da parte del Foro giurisprudenziale competente per il territorio.

Una situazione davvero particolare, che porta ad una anomalia evidente con possibili conseguenze economiche dirette per le Aziende, qualora appunto riconosciute colpevoli della malattia professionale al lavoratore.

Settore Formazione del Comitato Tecnico GPL

downloadRapporto_CIIP_su_infortuni-MP_2010-2018 (3503KB)